– Lo sfruttamento geotermico è un errore e un pericolo per questa montagna che non tiene conto della salute delle persone, degli animali e delle risorse naturali.
– E’ ormai evidente e notorio che queste centrali sono dannose e nocive per l’uomo e l’ambiente. Prima qualcuno poteva dire di non sapere ma oggi, dopo anni di dati, conferenze è ormai noto a tutti.
E’ quindi assurdo e in malafede dire che non ci sia un impatto ambientale riguardo alle centrali geotermiche e ai sondaggi ad esse legati.
– Siamo convinti e diciamo fermamente che non esistono territori sacrificabili o danni collaterali accettabili.
– Scegliere quindi una continuazione dello sfruttamento geotermico in Amiata è frutto di una scelta politica ben precisa.
Una politica che non riguarda solo la produzione elettrica, ma che interessa in toto l’Amiata, il futuro che qualcuno pensa per questa terra e le sue risorse.
Un futuro che è in via di continuità con la devastazione perpetrata fin’ora: uno sfruttamento incondizionato della montagna e delle sue risorse, senza interessarsi di cosa si stia determinando nell’immediato futuro, senza curarsi di quale futuro si stia costruendo e determinando.
– Si è passati dalle miniere, con i loro danni alle falde e l’inquinamento da scarti di lavorazione, da un’agricoltura che inquina falde e acqua superficiale con diserbi e trattamenti vari, per arrivare alla geotermia che porta arsenico nell’acqua, disequilibri sismici, fumi nocivi dispersi nell’aria.
– Per l’Amiata non si è mai voluto cercare un modello di occupazione che tutelasse l’ambiente. Non è vero che di alternative non ce n’è. Non è vero che si è dovuto sacrificare qualcosa in nome di beni maggiori, perchè la geotermia di occupazione non ne dà.
– Qui oggi, come accade in tante parti d’Italia, ci sono delle parti ben definite e contrapposte in campo. Ci sono gli abitanti che si scontrano contro i poteri economici. Un noi contro un loro che anima chi combatte contro il Mous in Sicilia, le trivelle lungo la costa Adriatica, il Tav in Piemonte, Inceneritore e Aereoporto a Firenze, la Geotermia in Amiata.
– Ciò che determina queste devastazioni ambientali è una questione economica. Molti, soprattutto i poveri, l’hanno capito.
Gezi Park, i Kurdi, i popoli nativi del Chiapas e molti altri hanno capito che il futuro è essere in armonia con la natura. E’ necessario costruire comunità e società capaci di crescere e svilupparsi in maniera armoniosa con l’ambiente, per garantire un futuro a noi e alla terra.