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Non è una questione di Zone, ma di Vita e Futuro

La Quarta Commissione Ambiente e Territorio della Regione Regione Toscana ha varato la cosiddetta Zonazione per quanto riguarda l’installazione di nuove Centrali Geotermiche sul suo territorio.

Si tratterebbe di un percorso che prevederebbe la creazione di aree idonee ed aree non idonee per la costruzione di centrali geotermiche, ovvero l’individuazione di aree in cui costruire centrali ed aree in cui non costruirle.

In poche parole Enrico Rossi e la sua amministrazione vorrebbero decretare l’esistenza di territori di serie A e territori di serie B.

Vorrebbero dividere questa regione e i suoi territori in aree sacrificabili e non sacrificabili.

Pensano di lacerare la lotta dei territori promettendo ad alcuni la “salvezza” a discapito di altri.

Siamo contenti nel constatare che le istituzioni toscane siano state obbligate, dalla mobilitazione che tutti i comitati e cittadini toscani hanno saputo mettere in campo, a ritornare sui propri passi rispetto ai loro progetti di sfruttamento geotermico.

Ci dispiace però informarle che noi, non soffrendo di sindrome Nimby (acronimo inglese per Not In My Back Yard, cioè “Non nel mio cortile“), rigettiamo in toto questa impostazione.

Che non cadiamo nel loro tranello. Non ci facciamo dividere nè spaccare da una lusinga.

Noi riteniamo che nessun territorio sia sacrificabile; che la nostra montagna e i territori ad essa vicini vadano difesi in toto dagli affaristi e dal partito trasversale degli affari.

Che non permetteremo la distruzione di un territorio, della sua economia e della sua vita per garantire il profitto di pochi.

L’ecosistema montagna influenza un largo territorio: dalla montagna fino al mare viviamo di essa, delle sue acque, dei suoi boschi, della sua aria. Se muore un’intera montagna, muore tutto quello che le sta intorno, che la morte sia portata da una discarica alle sue pendici, o che derivi dalle Centrali geotermiche. Vogliono devastarla e dominarla per permettere il profitto di pochi a discapito della salute e della vita dei più. Alla devastazione dettata dal profitto opponiamo la collaborazione e la solidarietà tra territori, non saremo complici.

Ci sono delle parti ben definite e contrapposte in campo. Da una parte ci sono gli abitanti che si scontrano contro i poteri economici, e dall’altra coloro che favoriscono gli interessi economici di pochi rispetto alla salute e alla possibilità di lavoro di tutti. Dalla montagna fino al mare, non permetteremo questa devastazione.

E’ una questione economica, e lo dimostra per esempio l’Amiata grossetano, territorio in cui vivono la maggior parte dei cittadini che sono attivi nei Comitati che danno vita alla Rete Centrali Zero:

  • nell’Amiata Grossetano tra il 2002 e il 2015 sono stati erogati quasi 100 milioni di euro di Contributi UE per l’Agricoltura;
  • tra il 2007 e il 2013 ci sono stati:
    • investimenti legati al PSR per più di 21 Milioni di euro, con quasi 11 milioni di Contributo Pubblico.
    • nuovi 40 Giovani Agricoltori insediati.
    • 96 nuovi Progetti Agricoli (cantine, frantoi, stalle, etc).
    • 103 Progetti di Investimento nel settore Castanicolo e Forestale.
  • Nell’Amiata Grossetano c’è un’azienda agricola ogni 7 persone.

Solo investendo intelligenza, amore, impegno – e alla fine anche economia – si può fare di questa nostra Terra ciò che vogliono tutte e tutti le amiatine, così come i cittadini della Val d’Elsa, della Maremma, della Val d’Orcia e di tutta la Toscana:

un’oasi di bellezza e qualità, in cui agricoltura, turismo e cultura siano a misura di donna, di uomo, di bambina e di bambino.

Noi viviamo di Agricoltura, Natura e Cultura di una Terra Antica.

Questi territori non sono e non possono diventare un Distretto Industriale.
Essi hanno bisogno di essere liberi da veleni per esprimere il loro potenziale.
Questa terra ha bisogno di Aria, Terra e Acqua pulita.
Ha bisogno di Vita
Non ha bisogno del partito trasversale degli Affari, dei suoi patti, dei suoi accordi economici.
Per questo diciamo a gran voce che non esistono territori sacrificabili e che non accettiamo la Zonazione che la Regione Toscana propone.
Basta Centrali, Basta Veleni.

Soluzione?

Centrali Zero

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Rete Centrali Zero:

Comitato Agorà CittadinanzAttiva di Monticello Amiata

Comitato MaremmAttiva di Pitigliano – Sorano

Comitato No Geotermia di Seggiano

Comitato Fumarole

Genuino Amiatino

Nasce la Rete Centrali Zero, contro la Geotermia sull’Amiata

Rete Centrali Zero

 

– Chi Siamo

Siamo una rete di Comitati, Associazioni, Donne, Uomini che vivono e amano questa montagna e combattono contro lo sfruttamento geotermico in Amiata.
Riteniamo che la presenza di centrali geotermiche sia un errore e un pericolo dal momento che incidono negativamente sulla salute delle persone, degli animali e delle piante.
– Perchè Centrali Zero

Siamo convinti, e diciamo fermamente, che non esistono territori sacrificabili o danni collaterali accettabili.
Per questo diciamo Centrali Zero.

Vogliamo la chiusura delle centrali già esistenti (le 5 centrali “flash” costruite negli anni da ENEL) e siamo contrari alla costruzione delle 18 nuove centrali a “media entalpia” che la Regione Toscana vuole costruire per tutta l’Amiata e l’alta Maremma”.

Lo sfruttamento geotermico in Amiata è frutto di una scelta politica ben precisa.
Una politica che non riguarda solo la produzione elettrica, ma che interessa in toto l’Amiata, il futuro che qualcuno pensa per questa terra e le sue risorse.

Un futuro che è in linea di continuità con la devastazione perpetrata fino ad ora: uno sfruttamento incondizionato della montagna e delle sue risorse. Pensiamo che le grandi aziende non debbano decidere le sorti politiche e economiche di un territorio.
– Perchè Rete

Qui in Amiata oggi, come accade in tante parti d’Italia e nel mondo, ci sono delle parti ben definite e contrapposte in campo. Ci sono gli abitanti della montagna che si scontrano contro i poteri economici, contro coloro che favoriscono gli interessi economici di pochi rispetto alla salute e alla possibilità di lavoro di tutti.
Ciò che determina queste devastazioni ambientali quindi è una questione economica.

Crediamo nella cooperazione e nell’orizzontalità, per questo abbiamo deciso di costruire un momento comune, orizzontale, apartitico.

Una rete capace di mettere in relazione comitati, associazioni e persone per costruire assieme, non solo l’opposizione alle centrali geotermiche, ma anche il futuro che vogliamo per noi e per la terra in cui viviamo.

Siamo una rete perché ci piace vivere in un mondo che non sia monolitico ma, al contrario, con tante teste e tante idee, tante discussioni, tanti progetti perchè quello che ci unisce è un orizzonte, un futuro in cui comunità e società siano capaci di crescere e svilupparsi in maniera armoniosa con l’ambiente, per garantire un futuro a noi e alla terra.
Difendi la tua Terra
Basta Centrali, Basta Veleni
Soluzione? Centrali Zero

 

Agorà CittadinanzAttiva

Associazione TerrAmiata

Comitato Fumarole

No Geotermia Seggiano


ReteCentraliZero.noblogs.org

Della Legalità sull’Amiata e dei suoi Tutori

Abbiamo raccontato, pochi giorni fa, la “giornata particolare” che è
stata quella di lunedì 25 luglio.Una giornata dove parte della popolazione amiatina si è vista negare la possibilità di contestare civilmente e democraticamente le scellerate scelte della Regione Toscana per quanto riguarda la nostra terra, la nostra salute, il nostro futuro sociale ed economico.

Una giornata particolare perché le installazioni artistiche fatte di
striscioni, manifesti, disegni e poesie dei bambini sono state tolte
dalle “forze dell’ordine” perché – ci ha detto il vice questore di
Grosseto – andava tolto tutto ciò che poteva essere “offensivo”.
Chi ha visto le foto delle nostre installazioni, sui nostri siti e sui
nostri profili nei vari social network, si sarà reso conto che nessuno
di questi era offensivo.

Nonostante ciò, quelle “forze dell’ordine” che sono lì, che dovrebbero essere lì, per tutelare la democrazia, e quindi la libera espressione – anche critica, anche dissidente, rispetto al potere e a chi lo gestisce – dei cittadini, hanno “pensato bene” di eseguire gli ordine del Re e dei suoi soci e dei suoi complici, “pulendo” le strade dell’Amiata da ogni forma di dissenso:

https://fumarole.noblogs.org/post/2016/07/26/la-democrazia-in-amiata-e-morta/

Tra le varie cose che trafugate è stata portata via anche
un’installazione di un artista locale, posta in un campo privato di un cittadino amiatino.
L’artista e il cittadino hanno reagito immediatamente, andando dai
carabinieri di Arcidosso per denunciare la violazione della proprietà privata e il furto perpetrati nella mattina di lunedì 25 luglio, ma non è stato possibile farlo:

“dovete andare a Santa Fiora, perché il reato è stato commesso in quel comune”.

I nostri, quindi, si sono recati a Santa Fiora, dove, anche qui, sono
stati posti tutta una serie di opposizioni alla denuncia, piuttosto
incomprensibili. All’insistenza dei due cittadini nel voler porgere
denuncia, i carabinieri hanno risposto con un laconico

“non c’è nulla da denunciare, vi restituiamo tutto”.

E così hanno fatto, dando ai nostri un sacco dell’immondizia pieno
dell’installazione distrutta in mille pezzi.

A questo punto sono d’obbligo alcune riflessioni:

i carabinieri, così come la polizia di stato e le altre “armi” di cui è
pieno questo paese, sono lì per far rispettare le leggi, non per violarle.
Entrare in una proprietà privata per portare via (rubare)
un’installazione artistica, per poi restituirla a pezzi è, a nostro
modesto avviso, un reato. Anzi, probabilmente è una serie di reati.

Questa serie di reati è stata compiuta eccedendo abbondantemente gli ordini – così ci è stato riferito – arrivati dalla questura di Grosseto.
Ordini mirati a limitare il diritto di critica dei cittadini amiatini
rispetto alle scelte compiute dalla Regione Toscana. Si ricorda,
infatti, che le leggi per colpire chi offende o insulta un altro
cittadino, sia esso una persona “comune”, sia esso il Presidente della Regione già esistono. Ma no, quelle non bastavano, andava fatta una “pulizia preventiva”.

Il tutto nel quadro dell’inaugurazione di un complesso industriale di
una multinazionale privata (anche se a maggioranza statale, come l’ENEL, il cui socio principale è, appunto, il Ministero del Tesoro, cioè lo Stato Italiano), cioè di un soggetto terzo, che andrebbe tutelato TANTO QUANTO andrebbero tutelati i cittadini tutti.

Evidentemente, però, ENEL è “più uguale degli altri”, di fronte alla
legge, e pur di non darle noia – a lei e al Presidente della Regione – si organizzano “pulizie preventive”, fino ad arrivare a violare la
proprietà privata e a rubare installazioni artistiche di privati cittadini.

A noi tutto ciò appare di una gravità inaudita:

la democrazia e la libertà di espressione, così come la tanto decantata “legalità”, per la quale quegli stessi carabinieri organizzano corsi nelle scuole dei nostri figli, valgono fino a che non danno noia ai politici al potere e ai loro amici delle multinazionali.

Se la democrazia sull’Amiata non è morta, di sicuro non sta tanto bene, di salute….

Agorà CittadinanzAttiva

Associazione TerrAmiata

Comitato Fumarole

No Geotermia Seggiano

La Nocività Enigmistica

Centrali Zero: Nocività Enigmistica

E’ uscito il primo numero de “La Nocività Enigmistica“. All’interno il Quiz Illustrato: “Aguzzate la Vista e Trovate l’Intruso“.

Per informazioni e premi scrivete a fumarole@inventati.org

Nocività Enigmistica Aguzza La Vista Montenero d'Orcia
Nocività Enigmistica Aguzza La Vista Montenero d’Orcia

 

Nocività Enigmistica Aguzza La Vista Seggiano
Nocività Enigmistica Aguzza La Vista Seggiano

 

Aguzza LaVista Monticello Amiata
Nocività Enigmistica Aguzza La Vista Monticello Amiata

Questa non la bevo

Non ci beviamo, nè la vostra acqua nè le vostre pubblicità

Acquedotto del Fiora sente la necessità di pubblicare, su una testata locale come il Tirreno, un banner che invita i cittadini a bere l’acqua del rubinetto perché Sana e Controllata, lanciando anche la campagna #questamelabevo.

Non è una campagna di sensibilizzazione contro gli sprechi o per una presa di coscienza ecologica, è una campagna difensiva. Una campagna che, nella fretta di creare alibi, mette addirittura le mani avanti affermando “usala (con moderazione) in tutta tranquillità”.

Perchè dovremmo usare questa Acqua con Moderazione se è “Sana e Controllata”?
Questa non la Beviamo.

Acqua con Alte Concentrazioni di Sostanze Nocive, come l’Arsenico, non le beviamo né vogliamo che nessuno ne beva perché Dannosa per la Salute.

#nonlabeviamo #bastaveleni #centralizero

Acqua all'Arsenico